mercoledì 3 ottobre 2012

Sweet Recipes - Schiacciata all'uva

Oggi appuntamento con la nostra rubrica sweet, che data la mia (ahimè) mancata costanza nel postare settimanalmente una ricetta, prenderà parte nel blog a mercoledì alterni!

Ingrediente protagonista di oggi: l'uva nera.
La schiacciata all'uva, anche detta 'ciaccia', è un dolce tipico toscano, a Firenze viene chiamato 'stiaccia'.
Un dolce definito 'povero' perché veniva fatto nelle campagne, utilizzando ingredienti semplici, quale la pasta lievita e l'uva da vigna.



Ingredienti 

Acqua tiepida 300 ml
Zucchero 100 g
Farina tipo0 1 kg 
Lievito di birra 1/2 cubetto

Uva nera da vigna (se non si ha si può utilizzare normale uva nera da tavola)
Olio q.b.
Burro q.b.
Zucchero 4 cucchiai

Preparazione

Per la pasta, sciogliere il mezzo cubetto di lievito in un bicchiere di acqua tiepida (presa dai 300 ml). In una terrina mettete la farina, lo zucchero, l'acqua e il composto di lievito e impastate bene fino ad ottenere un composto morbido e liscio.
Preparate la pasta lievita, preferibilmente la sera prima e lasciatela riposare in frigo.
Se si prepara il giorno stesso, lasciatela riposare fino a che non raddoppierà di volume, prima di utilizzarla.
Lavate l'uva e sgranatene 500 g, dividendo gli acini a metà e togliendone i semini.
Ungete una teglia da forno con burro o olio e stendete metà parte della pasta lievita.
Cospargete l'intera superficie con gli acini d'uva tagliati a metà, con olio e due cucchiai di zucchero.
Stendete un secondo strato di pasta (la metà rimanente), cospargete la superficie con i 500 g di acini interi, due cucchiai di zucchero e fiocchetti di burro.
Lasciate riposare 30 minuti a temperatura ambiente, poi infornate per circa mezz'ora a 200°C.



Un dolce 'rustico' che da il benvenuto a questo autunno (anche se sembra di essere entrati nella primavera!)

Un bacione, a presto :)




2 commenti:

  1. Mi incuriosisce un sacco! Mi sa che la provo.

    Ilaria

    RispondiElimina
  2. la proverò anche io :)
    grazie dell'idea e della ricetta!
    ciao, Laura

    RispondiElimina

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